Bonus Donne 2025

Lo sgravio per le donne introdotto dalla Legge di Bilancio per il 2025 è stato disciplinato dall’INPS con la Circolare 91/2025 reperibile nel sito dell’Istituto.

In particolare, la circolare precisa quali requisiti devono avere le lavoratrici per poter essere portatrici di sgravio contributivo.

L’esonero contributivo spetta per le sole assunzioni a tempo indeterminato, effettuate entro il 31 dicembre 2025, di donne di qualsiasi età, che, alternativamente, alla data dell’assunzione:

“a) siano molto svantaggiate in quanto prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno ventiquattro mesi, ovunque residenti. Al riguardo, si precisa che, ai fini del rispetto del requisito, si considera il periodo di ventiquattro mesi antecedente la data di assunzione e si verifica che in tale periodo la lavoratrice considerata non abbia svolto un’attività di lavoro subordinato legata a un contratto di durata di almeno sei mesi o un’attività di collaborazione coordinata e continuativa (o altra prestazione di lavoro di cui all’articolo 50, comma 1, lettera c-bis), del D.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917 (TUIR), la cui remunerazione annua sia superiore ai limiti esenti da imposizione;

b) risultino prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi e che siano residenti nelle regioni della Zona Economica Speciale unica per il Mezzogiorno, ammissibili ai finanziamenti nell’ambito dei fondi strutturali dell’Unione europea.

Come previsto dall’articolo 9, comma 2, del decreto-legge 19 settembre 2023, n. 124, convertito, con modificazioni, dalla legge 13 novembre 2023, n. 162, “a far data dal 1° gennaio 2024 è istituita la Zona economica speciale per il Mezzogiorno – ZES unica, di seguito denominata «ZES unica», che ricomprende i territori delle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia, Sardegna”. L’esonero contributivo in oggetto, pertanto, può essere legittimamente riconosciuto solo a condizione che la lavoratrice, priva di impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi, sia residente in una delle citate regioni. Al riguardo, si fa presente che non sono previsti vincoli temporali riguardanti la permanenza del requisito della residenza e che il rapporto di lavoro può svolgersi anche al di fuori delle aree indicate;

c) siano svantaggiate in quanto svolgano professioni o attività lavorative in settori economici caratterizzati da un’accentuata disparità occupazionale di genere secondo il disposto di cui all’articolo 2, punto 4), lettera f), del regolamento (UE) n. 651/2014. Le professioni e i settori sono annualmente individuati con decreto del Ministro del Lavoro e delle politiche sociali, adottato di concerto con il Ministro dell’Economia e delle finanze. Ai fini del legittimo riconoscimento delle agevolazioni, la donna deve essere assunta o in un settore o in una professione presenti nell’elencazione del citato decreto attuativo (cfr. la nota 1 della presente circolare).”

La informiamo che a breve Marche e Umbria saranno aggiunte alla ZES, quindi potrebbe rientrare nella lettera b).

Ulteriore alternativa lo sgravio previsto dalla L. 92/12 per le donne residente nelle aree svantaggiate.

Le consigliamo di segnalare questi aspetti quando invia il Suo CV per le candidature in modo che l’eventuale selezionatore possa verificare e tenerne conto.

Facciamo presente che la nuova Legge di Bilancio per il 2026 potrà prevedere nuovi sgravi per i quali non sono ancora note le regole di applicazione.